Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 9 agosto 2014

Rifiuti. Si impone una svolta nella gestione del territorio

Osservatorio Peppino Impastato

Una dura mazzata si è abbattuta su tutte le famiglie  del Capoluogo, per l’assurda decisione  della maggioranza di centrodestra e del  sindaco Ottaviani,  di imporre un ulteriore aumento del 17% sulla   TARI, (tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti). Aumento che sommato ai precedenti ha prodotto un aggravio dei costi per i cittadini negli ultimi anni di circa il 50%.

Dopo lo scandaloso episodio di corruzione   che ha portato all’arresto del vicesindaco, gli amministratori del Capoluogo  hanno perso una buona occasione per ragionare  in modo appropriato e serio sulla  gestione dei rifiuti. La Città ha bisogno di un progetto strategico incardinato sullo sviluppo della raccolta differenziata  per raggiungere in due  o tre anni l’obbiettivo dei “rifiuti zero”   con un conseguente notevole abbassamento del piano tariffario (almeno del 50%). E’ vergognoso deliberare aumenti così esosi in uno contesto sociale, di grave crisi economica diffusa che evidenzia un forte incremento della povertà, della disoccupazione, della precarietà e dei salari di fame. Non si possono aumentare le tariffe dei servizi primari mentre ci si abbandona a sprechi e spese ingiustificate, talvolta frivole, assistendo passivamente alla chiusura di fabbriche, scuole e strutture sanitarie ospedaliere e territoriali. Le difficoltà dei cittadini  a corrispondere la nuova tariffa sono impossibili da superarsi, tenendo presente che anche il pagamento è stato ridotto a una dilazione massima di tre rate.

Un cambio di rotta s’impone con urgenza,  visto quanto è accaduto in Parlamento, segnatamente alla Camera dei Deputati, con l’approvazione di una disposizione ( art.14 comma 1) inserita nel  DL Competitività n.91/2014. Nell’ articolo in questione,  si conferiscono ampi poteri al Presidente della Regione, Nicola Zingaretti (a capo di una giunta, di centro sinistra), per decidere  dove, come e quando, aprire nuovi impianti ad alto impatto ambientale (discariche, compostaggi, tmb, termovalorizzatori, ecc.) su tutto il territorio regionale,  derogando  ad obblighi fondamentali  come il pronunciamento  nel merito di organismi  tecnici preposti alla valutazione delle  conseguenze  ambientali e sanitarie. In particolare grazie a questo articolo, il programma di rideterminazione del fabbisogno impiantistico dedicato al trattamento dei rifiuti urbani del Lazio deliberato il 24 Luglio 2013, e necessario per lo più a smaltire i Rifiuti Solidi Urbani di Roma,  potrà subire una decisa accelerazione procedendo speditamente all’apertura di nuovi impianti, già previsti nella nostra Provincia, e segnatamente nella  martoriata Valle del Sacco ( Impianti di compostaggio presso Anagni, Frentino, Supino, un termovalorizzatore e un impianto TMB a Paliano).

Per evitare alla nostra popolazione il pagamento di ulteriori dannose conseguenze in termini di tutela del territorio e della salute,  è necessario assumere decisioni opportune oggi. Alla distruzione dell’organizzazione sanitaria corrisponde, sempre di più, il proliferare incontrollato di discariche ed inceneritori. E non si capisce come possa realizzarsi, in base al programma di gestione dei rifiuti programmato della Regione, il ventilato obiettivo della giunta Zingretti di trasformare il ciclo dell’immondizia in una opportunità di sviluppo e ricchezza per il nostro territorio.

Alla luce di questi fatti, l’Osservatorio Peppino Impastato, insieme ad altre associazione territoriali,  chiede un’incontro urgente con il sindaco Ottaviani,e con gli altri sindaci dei Comuni della Provincia, per capire se sono seriamente  interessati ad un progetto di gestione dei rifiuti che realizzi un reale vantaggio per la popolazione, sia in termini di salvaguardia della salute e dell’ambiente, che di sviluppo  economico. E’ del tutto evidente che per raggiungere  questi possibili obbiettivi è necessario progettare un piano di gestione completamente diverso   da quello attuale, che va completamente annullato. Nel merito siamo disponibili a presentare  e discutere alcune  nostre proposte.

Frosinone 9 agosto 2014             

Francesco Notarcola - Presidente Osservatorio Peppino Impastato




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