Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 13 aprile 2017

Amministrative di Frosinone. L'11 giugno votiamo chi è stato in piazza.

Luciano Granieri.


Chi voteremo il prossimo 11 giugno alla amministrative di Frosinone? Per rispondere al quesito è necessario  capire quali saranno  gli obiettivi per la città  che candidati e liste si proporranno  di ottenere.  Personalmente ritengo i programmi tutti validi nell’enunciazione , resta da vedere se e come, verranno realizzati.   Se la programmazione non è dirimente, come orientarsi?  Un’idea ce  l’avrei. Dal momento  che ho preso parte a    molte delle battaglie,  svoltesi   nella nostra città,  per la rivendicazione  del diritto ad una cittadinanza dignitosa, ritengo che una buona selezione  possa basarsi sul  ricordare chi, e quali movimenti , fra quelli che si candidano al governo della città, hanno condiviso  queste lotte . Le questioni conflittuali sono diverse, provo quindi ad avanzare un analisi divisa per vertenze.

Lavoro. 
Frosinone denuncia   un tasso di disoccupazione più elevato rispetto alla  media nazionale . Ma si può identificare la vicenda  degli ex lavoratori della Muiltiservizi  come la vertenza principale sul diritto al lavoro nella nostra città .  Un disoccupato è merce preziosa per i selfie di ogni politico, soprattutto in campagna elettorale. Inevitabilmente presso il presidio  permanente della tenda, posto dagli ex Multiservizi come simbolo  di protesta per la  loro condizione, si sono avvicendati consiglieri, comunali, provinciali, regionali. Perfino il presidente della Regione Zingaretti   non ha disdegnato un passaggio consolatorio  presso gli ex addetti della dismessa  società frusinate.  Con Ottaviani sindaco, lo schieramento da parte di movimenti politici a fianco degli ex Multiservizi, non è stato così costante. Sel, oggi evolutosi in Sinistra Italiana e   Possibile, si sono occupati della faccenda . Più convinto, ma inconcludente,  l’impegno del Pd e dei Socialisti, i quali hanno provato a riproporre l’idea della costituzione di una società In-House, che riassorbisse i  lavoratori licenziati. Uno sforzo inutile, perché Ottaviani aveva già svenduto la Multiservizi alla Corte dei Conti in ottemperanza alle  direttive poste dal piano di riequilibrio economico e finanziario. Oggi la vicenda della Multiservizi pare avviata ad una lenta soluzione. Non  grazie ad un interessamento della politica, ma per la caparbietà dei lavoratori che, denunciando le irregolarità con cui il Comune di Frosinone aveva appaltato a privati i servizi che loro svolgevano, hanno vinto cause su cause, con il risultato che   oggi una parte di loro è riuscita ad ottenere la riassunzione,  nelle cooperative affidatarie degli incarichi. Gli ex lavoratori Multiservizi, hanno composto una lista, la Tenda, che concorrerà alle prossime elezioni sostenendo il sindaco del  Pd Fabrizio Cristofari.  In verità un’altra crisi   occupazionale si è drammaticamente manifestata sul  territorio ed  è quella degli operai della ex Videocon.  La tratterò brevemente perché riguarda un'area più vasta che va oltre i confini della città . Gli addetti licenziati dalla Videocon si sono costituiti in un movimento denominato “Vertenza Frusinate” le loro tappe conflittuali hanno visto l’appoggio del Movimento 5 Stelle, del Partito Comunista Italiano, e di Rifondazione Comunista, forze (Rifondazione, per ora, esclusa), che appoggeranno sindaci nella contesa elettorale  di Frosinone. I disoccupati  della Videocon non hanno risolto i loro problemi, tanto più che sono andati a scadenza anche  gli ammortizzatori sociali. Purtroppo fidarsi, come loro stanno facendo, delle promesse istituzionali non paga quasi mai.

Salute.
 L’era Ottaviani, in termini di sanità, verrà ricordata per  le peripezie  sull’approvazione dell’atto aziendale della Asl di Frosinone. Come è noto il sindaco del Capoluogo  è il presidente della conferenza dei sindaci del territorio incaricati di firmare l’atto di indirizzo programmatico e amministrativo della asl frusinate. Il contrasto ad un documento,  fortemente indirizzato al ridimensionamento del ruolo pubblico della sanità provinciale, in favore della massiccia privatizzazione delle prestazioni  sanitarie, è stato molto deciso . In questo frangente si è assistito ad una saldatura fra forze di centro sinistra e lo stesso Ottaviani nell’avvallare un progetto devastante per la salute dei cittadini. A fianco dei movimenti per la salvaguardia della sanità pubblica  si sono  schierati con decisione  Il Movimento 5 Stelle e Rifondazione Comunista. Si è anche registrata  l’adesione  di Forza Italia attraverso il consigliere regionale Abruzzese e provinciale Magliocchetti.   La  forte mobilitazione ha comunque ottenuto l’assunzione di personale medico ed il concorso per acquisire un primario di neurochirurgia per l’ospedale del capoluogo.

Acqua,

La querelle con Acea ATO5 è stata una costante sin da quando il gestore ha iniziato ad occuparsi dell’erogazione del servizio idrico nella Provincia. I movimenti attivi nel denunciare i soprusi di Acea nell’era Ottaviani, sono stati affiancati da diverse organizzazioni politiche: Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista,  Sinistra ItalianaSocialisti ,  i quali   hanno organizzato una raccolta di firme e presentato una delibera in consiglio comunale per la rescissione del contratto . Alla fine anche il sindaco Ottaviani è sceso in modo decisivo in campo riuscendo ad ottenere l’avvio per la procedura di  risoluzione contrattuale con Acea. Ma la finalità elettorale di questa scelta è piuttosto evidente, visto che mai prima il sindaco di Frosinone aveva preso una posizione così netta.

Ambiente.

 Forse la questione più spinosa. Si sono svolte diverse iniziative soprattutto quando, lo scorso anno, sono stati pubblicati i dati sulle città più inquinate d’Italia,classifica vinta dal Capoluogo. Il movimento più attivo è stato quello dell’associazione medici di famiglia per l’ambiente . Ricordo anche  una riunione con le associazioni, convocata dal Pd, per raccogliere proposte atte a diminuire l’inquinamento, ma nulla più. Oggi l’organizzazione  dei medici di famiglia per l’ambiente collabora, dal punto di vista tecnico e non politico, con Ottaviani, per la pianificazione di azioni mirate a  ridurre le emissioni inquinanti.

Urbanistica e cultura. 

La madre di tutte le battaglie, in relazione a queste tematiche, è stata quella orientata alla valorizzazione dei siti archeologici e del museo. L’urbanistica contrattata, ha contribuito a seppellire la città sotto altro cemento. Le opere di utilità pubblica, ottenute dai palazzinari in cambio dell’ampia concessione di milioni di cubature edificabili, si sono rivelate irrisorie. Ottavani in un memorabile e squallido consiglio comunale, promise che in cambio dell’edificazione nominata “I portici” avrebbe richiesto al privato la valorizzazione di  una parte delle terme romane coperte dal parcheggio di De Matthaeis. Non se ne fece nulla. Una  forte contestazione si è sollevata contro l’attuale giunta per il dirottamento di fondi -provenienti da una dilazione concessa dalla Cassa Depositi e Prestiti -da opere di valorizzazione del museo archeologico,  realizzazione del parco delle fontanelle, edificazione di una struttura sportiva per l’Unitalsi , allo stadio del Frosinone calcio. Movimento 5 Stelle, Possibile, Socialisti, sono stati i movimenti più attivi in questa battaglia che ha comunque ottenuto la riallocazione del finanziamento di CdP sul museo archeologico. Sul fronte della tutela paesaggistica, è da menzionare una serie di convegni organizzata dall’associazione La Fenice, che appoggia la candidatura a sindaco di Giuseppina Bonaviri, sulle criticità idrogeologiche del territorio cittadino. Negli incontri a cui hanno partecipato tecnici e geologi, si è denunciata la mancanza di un piano di prevenzione per gli eventi sismici, e franosi   cui la città, per sua conformazione è soggetta. 

In aggiunta queste tematiche si sono sviluppate delle dinamiche molto gravi e importanti  che non sono state però  sviscerate come avrebbero  meritato.

Rifiuti.
L’inchiesta sugli appalti per la gestione dei  rifiuti, che ha visto rinviato a giudizio nel 2013 l’allora vice sindaco Fulvio De Santis, non ha scosso le coscienze né dei consiglieri d’opposizione né, tutto sommato, della cittadinanza. Le condizioni per chiedere le dimissioni di Ottaviani , o per connivenza, o per mancato controllo, c’erano tutte, eppure dall’opposizione, a  parte la sommessa richiesta del consigliere Raffa, non si è levato un fiato. Continuando sul medesimo filone, è  emerso che in base al’art. 24 del regolamento comunale per la tassa sui rifiuti, il cittadino è autorizzato a corrispondere  il 20% del tributo qualora si verificassero gravi inadempienze nell’espletamento del servizio  da parte del gestore.  Gli obbiettivi di raccolta differenziata,  sin dal 2006, nella nostra città sono stati  inferiori a quanto stabilito per legge. Ciò avrebbe potuto,in base ai regolamento per il pagamento della tassa rifiuti , autorizzare  i cittadini a pagare il tributo parzializzato al20%. Tale risultanze sono emerse grazie ad approfondimenti portati avanti dall’associazione culturale Oltre l’Occidente, insieme con l’Osservatorio Peppino Impastato e il sito d’informazione UnoeTre. Ma nessun movimento politico ha ritenuto utile dar vita ad un’azione  di protesta per contestare all’amminstrazione questo abuso.

Bilancio.
 La vicenda del predissesto ha fatto emergere una verità incontrovertibile e cioè che Frosinone è un comune fallito. La giunta Ottaviani, da un lato, per far contenta la Corte dei Conti, ha varato delle politiche lacrime e sangue contro  i cittadini, dall’altro è riuscita, con una gestione delle finanze , quantomeno creativa, a portare avanti il suo programma  di accrescimento del consenso, finanziando feste, festini,rievocazioni storiche. Le sbicchierate come le ha descritte il Corvo.  Già il Corvo,quel misterioso soggetto, evidentemente inserito  negli uffici  finanziari, che, in un documento anonimo, ha svelato tutti gli artifizi contabili della giunta Ottaviani. Una nota in cui si descrivono operazioni sconsiderate tese ad aumentare la popolarità del primo cittadino e la povertà della popolazione frusinate.  La gravità di quanto descritto nello scritto  anonimo avrebbe dovuto indurre le opposizioni di centro sinistra  ad approfondire la questione, per capire se il Corvo avesse ragione. L’Osservatorio Peppino Impastato, insieme con l’associazione  Oltre l’Occidente  e con il contributo dei giovani socialisti, spulciando nell’albo pretorio del comune si è reso  conto che quanto affermato dalla nota anonima  avrebbe potuto essere reale. Ma nessuna forza politica, a parte un interessamento di Possibile,  ha ritenuto necessario  inchiodare l’assessorato alle finanze alle sue responsabilità.  A margine di questo capitolo giova segnalare gli apparentamenti nella tornata elettorale  delle associazioni citate. Oltre l’Occidente, è vicino alla lista della Tenda che supporta il candidato del Pd Fabrizio Cristofari, l’Osservatorio Peppino Impastato è al di fuori della contesa elettorale.  

Siamo giunti alla fine del  nostro  excursus. Vorrei sottolineare che questa analisi è scaturita dalla mia personale partecipazione agli eventi citati, per cui potrei aver  dimenticato qualcuno. Comunque il quadro dei movimenti partecipanti agli eventi conflittuali  dovrebbe essere in gran parte completo e spero possa essere utile per rendere più consapevole la decisione nell'urna.

P.S. Per maggiore chiarezza riepilogo qui sotto quali sono i candidati a sindaco supportati dalle forze citate nell’articolo.

 Nicola Ottaviani:
Forza Italia

Fabrizio Cristofari:
Pd, Psi, Lista  Tenda.

Christian Bellincampi:
Movimento 5 Stelle

Stefano Pizzutelli:
Possibile, Sinistra Italiana, Pci

Giuseppina Bonaviri:

Lista la Fenice. 

una manifestazione a Frosinone

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